Giochi di ruolo for dummies
Uno dei temi più trattati nella cultura pop degli ultimi anni sono i GdR, cioè i giochi di ruolo (o RPG all’inglese, se volete). In molti sentono parlare di questo fantastico mondo, e molti ne sono attratti: chi non lo sarebbe, sentendo parlare di avventure, aneddoti incredibili, storie inimmaginabili… Hanno addirittura girato un film su uno di questi giochi! Che cosa c’è di così entusiasmante in tutto questo?
Andiamo con calma. Partiamo da chi di GdR ha già un po’ di esperienza. Ho rivolto al mio gruppo di amici un paio di domande per aiutarvi a capirci qualcosina in più.
Se ti dico GdR, qual è la prima parola che ti viene in mente?
Caos • D&D • Interpretazione • RPG • Gioco di ruolo • Libertà • Amicizia
Come descriveresti i GdR in poche parole?
Meravigliose sostanze stupefacenti • Troka! • Un gioco in cui si può essere ciò che si vuole • Droga pura in compagnia, oppure un modo per fare Roleplay divertendosi con gli amici • Divertimento e amicizia • Quando fai GdR entri in un luogo magico in cui puoi divertirti, andando in giro a fare cose, sensate o meno, insieme ad amici • Creare insieme una storia
Beh, che dire… Non lasciatevi spaventare da queste risposte. Il GdR in sostanza è questo: roleplay, cioè interpretare un personaggio al quale dare un’anima e portare in vita, renderlo vivo e attivo nel mondo in cui si trova. Puoi decidere che aspetto ha, la sua personalità, il suo passato, e poi inserirlo in un mondo pieno di avventure, assieme ad un party di altri giocatori. Si diventa come un attore che recita a teatro. L’interpretazione all’inizio non è facile, è normale imbarazzarsi, ma col tempo si impara. Per questo il consiglio è di iniziare a giocare con degli amici stretti e di creare un personaggio simile a sé. Si parte con un guerriero umano, poi si finisce per interpretare una fata paladino con una lancia da cavaliere. Sì, parlo per esperienza.
Dato che questo tipo di gioco è da svolgersi in compagnia, esistono ruoli differenti. Andiamo ad analizzare un po’ di terminologia. Chi interpreta attivamente un personaggio è detto player o giocatore, mentre invece chi cura la storia e l’ambientazione è il master. Anche quest’ultimo gioca, ma non interpreta direttamente un personaggio: è come se fosse il computer di un videogioco, che gestisce l’ambiente, gli incontri e gli scontri, le conseguenze delle azioni dei player… Il master gestisce i personaggi non giocanti (PNG, o, all’inglese, NPC) mentre i player si occupano dei personaggi giocanti (PG o PC), che nell’insieme formano un party. Si definisce sessione l’incontro del gruppo per portare avanti la campagna, cioè la storia principale; una one-shot è una storia autoconclusiva della durata di una sessione.
Se dopo tutte queste informazioni siete intrigati, spaventati o indecisi se provarci o meno, allora continuate a leggere cos’hanno da raccontare i miei amici della loro esperienza.
Cosa diresti a qualcuno che ha espresso il suo interesse nei GdR?
Che è una bella idea e di non scoraggiarsi se non capisce subito le regole • Amico mio, provare per credere, è divertente ma può essere impegnativo. Guarda i manuali per capirne di più, anche se nel 90% dei casi il modo migliore di iniziare è semplicemente partire con un master e provare a fare sessione. • Provaci che è una figata • Gli direi che è un bellissimo mondo e che potrebbe iniziare in piccolo • Non preoccuparti di essere in imbarazzo, è normale • Non ci si deve aspettare qualcosa di serio • Lo inviterei a iniziare/unirsi a una campagna o a provare una one-shot
Cosa ne pensi della tua esperienza nel gioco di ruolo?
È un buon modo per conoscere persone nuove o coltivare amicizie “vecchie”. In più permette di allenare gioco di squadra, creatività e problem solving. Poi è divertente mettersi nei panni di qualcuno di completamente diverso da me • Mi ha aiutato a fronteggiare le situazioni più improbabili • È molto divertente e aiuta ad improvvisare, organizzare e a non sentirsi troppo in imbarazzo • Penso che sia un grande modo per crescere • Penso che la parte migliore siano le persone con cui stai ruolando, non solo il cosa si sta facendo. Una buona compagnia che sa giocare di ruolo come Dio comanda è il modo migliore per passare una giornata tra amici • Stimolante dal punto di vista mentale e sociale • Bellissimo, consiglio di farlo con cautela perché causa lieve dipendenza, ma in definitiva bellissimo, è un’esperienza da fare almeno una volta nella vita, permette alle personalità che non sapevi di avere di emergere
Le vostre paure si saranno quietate, ma la domanda ora è: da dove si inizia? È semplice: mettetevi d’accordo con degli amici! La maggior parte di noi fa così, si parte con un piccolo gruppetto e si gioca insieme. Magari avete un amico che ha già un po’ di esperienza e che potrebbe insegnarvi le basi, non fatevi problemi a chiedere. Altrimenti alle assemblee di istituto c’è spesso un gruppo di Dungeons & Dragons (gestito dalla sottoscritta, eh eh) dove si svolgono delle one-shot. Vi consiglio anche un canale Youtube: si chiama Inntale e, oltre a varie risorse per interpretazione e gioco, ha anche creato diverse serie ad episodi basate su campagne GdR, come Luxastra e Navigavia.
Ringrazio i miei amici delle “Teste di drago” che hanno risposto alle domande, e spero che questo mondo vi interessi più di prima. Buon gioco!
Monica “Toso” Tosoni
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