La casa sul mare celeste
Un romanzo di TJ Klune
“Anche il più coraggioso di noi a volte può avere paura; l’importante è non lasciare che la paura diventi l’unica cosa che conosciamo”
Linus Baker, un assistente sociale che si occupa di orfanotrofi con bambini dotati di poteri speciali, svolge una vita monotona. Per la scrupolosità e meticolosità con cui redige i suoi rapporti, viene scelto per stabilire se l’orfanotrofio di Marsyas, un’isola di cui non ha mai sentito parlare prima, abbia i requisiti necessari per rimanere aperto. Durante la sua permanenza, riuscirà a vedere il mondo sotto una prospettiva completamente diversa, cambiando il suo modo di pensare e di affrontare la vita.
Con il suo stile semplice e diretto, Klune affronta tematiche quali l’esclusione, la paura di ciò che non si conosce e l’avversione che ne deriva.
Seppur sia un fantasy, gli elementi soprannaturali non incidono particolarmente sulla trama poiché sono soltanto un mezzo per esprimere un concetto estremizzato della diversità, di qualunque tipo essa sia (per esempio di razza, di religione o di genere), e di come viene vista dalle altre persone. I luoghi in cui si svolge la vicenda e i sei bambini dell’orfanotrofio sono così ben descritti che potrebbero essere reali; l’affetto che il protagonista nutre per loro e l’amore per il direttore si sviluppano in modo naturale e semplice, per niente strano o forzato.
L’autore è riuscito a inserire tanti insegnamenti e riflessioni in una storia dolce e confortante, che vi farà riacquistare la vostra fiducia nell’umanità.
Emma Grazioli
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