Lo sbadiglio: un mistero sociale
A tutti noi ogni giorno capita di sbadigliare, a volte non rendendocene nemmeno conto; durante un’ora di scuola, la sera tardi dopo una giornata faticosa, per stapparsi le orecchie quando viaggiamo ad altitudini elevate, in una chiacchierata tra amici, anche leggendo questo articolo (il perché lo scoprirete molto presto).
Non ci facciamo mai caso allo sbadiglio, troppo naturale e automatico, ma la verità è che questo evento fisiologico è molto più complesso e interessante di quanto non si creda.
DEFINIZIONE
La prima definizione moderna e accurata che segnaliamo è quella del famosissimo biologo e naturalista Charles Darwin: ”Lunga inspirazione, seguita da una espirazione forzata. Molti muscoli del corpo si contraggono, inclusi quelli che circondano l’occhio. Durante lo sbadiglio possono scendere le lacrime, che ho visto spesso rotolare giù per le guance […]”
L’atto dello sbadiglio coinvolge moltissimi muscoli, sovente si accompagna a un movimento detto pandiculazione, uno stiramento muscolare che interessa varie parti del corpo. Lo sbadiglio è un riflesso stereotipato, con una serie di movimenti predefiniti e immutabili; inoltre è incontrollabile, involontario e secondo la neurologia scatenato dagli stessi neurotrasmettitori, serotonina in primis, che, agendo a livello celebrale, influenzano emozioni, umore, appetito ed altri aspetti della nostra vita. Gli studi hanno evidenziato che gli sbadigli più lunghi si verificano quando si è in stato di relax, mentre sono più brevi quando siamo eccitati, in ansia o in tensione.
Potrà forse sorprendere che lo sbadiglio non sia una caratteristica propria solo dell’uomo: questo tipo di riflesso è presente anche nelle altre specie animali, nelle quali si assiste spesso a tipologie diverse di sbadigli per esempio con occhi chiusi, occhi aperti, mostrando o non mostrando le gengive…
MA PERCHÉ SBADIGLIAMO?
Data la complessità dell’argomento, molte sono le ricerche scientifiche, in continuo aggiornamento, che tentano di dare una risposta a questa domanda. Gli sbadigli possono avere una funzione fisiologica e comunicativa
FUNZIONE FISIOLOGICA
Secondo alcuni lo sbadiglio è legato al passaggio dallo stato di sonno allo stato di veglia (questa teoria è suffragata dal fatto che spesso sbadigliamo prima di andare a dormire e appena svegli, perché cerchiamo di mantenere attiva l’attività celebrale); secondo altri il suo scopo è la termoregolazione (serve quindi per raffreddare il cervello); oppure altri ancora sostengono la tesi dell’ossigenazione del cervello. Il fattore che sembra accomunare tutte queste teorie è che sbadigliamo quando qualcosa in noi sta cambiando, quando siamo in una fase di transizione. Anche per gli animali valgono queste spiegazioni e si giunge alle stesse conclusioni dalle osservazioni comportamentali. Persino in Pinocchio è possibile ritrovare una spiegazione simile: “Il povero Pinocchio non aveva altro sollievo che quello di sbadigliare e faceva degli sbadigli così lunghi, che qualche volta la bocca gli arrivava fino agli orecchi”.
FUNZIONE COMUNICATIVA
Un altro filone di ricerche è quello della funzione comunicativa. Lo sbadiglio è sicuramente più frequente quando si è in un contesto sociale, cioè quando siamo in compagnia, come provato anche da uno studioso anglosassone che per un anno si è segnato tutte le volte in cui ha sbadigliato, riscontrando una maggioranza di casi quando era in atto un rapporto sociale con qualcun altro. Potrebbe essere che dal momento che lo sbadiglio indica un cambiamento in corso nel corpo umano, prevalga in noi l’esigenza di comunicarlo in qualche modo, anche a livello inconscio, al resto del gruppo. Per spiegare questo tipo di comportamento una teoria utilizzata è il fattore della famigliarità: noi rispondiamo più frequentemente allo sbadiglio di individui che conosciamo, amici o parenti, familiari; lo sbadiglio però è un fenomeno assolutamente inconscio, come già detto, e pare molto difficile a questo punto spiegare la connessione tra questa teoria e questo aspetto.
IL CONTAGIO DA SBADIGLIO
Lo sbadiglio è contagioso, lo sbadiglio provoca sbadigli anche negli altri; per di più è contagioso anche tra specie diverse. Lo sbadiglio contagioso viene definito un ecofenomeno, una ripetizione involontaria e abituale di un atteggiamento e movimento altrui. Uno studio ha rivelato che il contagio di sbadiglio aumenta a dismisura la sincronia sociale in un gruppo.
A questo punto non vi resta che fare attenzione ai vostri e agli altrui sbadigli!
Nicola Santacatterina
No Comments